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CITRUS AURANTIUM CANALICULATA (ARANCIO AMARO SCANNELLATO)
CITRUS AURANTIUM CANALICULATA (ARANCIO AMARO SCANNELLATO)
Impossibile caricare la disponibilità di ritiro
TEMPERATURA MINIMA SOPPORTATA -12°C
(DATO RIFERITO A PIANTA ADULTA IN CONDIZIONI OTTIMALI DI UMIDITA' E SUOLO)
PIANTA SU PORTAINNESTO TRIFOLIATO (MOLTO RESISTENTE AL GELO)
L’ Arancio amaro scannellato (Citrus aurantium calaniculata) è una varietà molto interessante per scopo ornamentale poichè fruttifica in modo abbondante.
Resiste molto bene al freddo, è poco vigoroso con portamento assurgente, ha una vegetazione di un colore verde scuro, le foglie sono con il picciolo alato ed i rami non hanno spine importanti.
La fioritura più importante è quella primaverile, ma è rifiorente per gran parte dell’anno.
I fiori sono bianchi, grandi e molto profumati.
I frutti sono di medio piccola pezzatura e hanno la principale caratteristica di avere delle scanalature longitudinali molto particolari.
A maturazione raggiungono un colore arancio intenso che a contrasto con il verde scuro del fogliame danno veramente uno stupendo colpo d’occhio.
I frutti di Arancio Amaro Scannellato si possono usare per fare le marmellate di arance amare o per fare i canditi. Le essenze hanno numerosi effetti benefici per la nostra salute.
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L'arancio amaro (Citrus × aurantium L.), detto anche melàngolo[1] oppure cedrangolo/cetrangolo[2], è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutacee[3].
È un ibrido derivante dall'incrocio tra pomelo e mandarino, originario del sud-est asiatico ma che da secoli cresce come specie autonoma e si propaga per innesto e talea anche in ambiente mediterraneo e in Sud America. Molte varietà di arancio amaro sono utilizzate per l'estrazione dell'olio essenziale usatissimo dall'industria profumiera e come additivo aromatizzante. Vanta inoltre proprietà medicinali.
Descrizione
L'arancio amaro si differenzia da quello dolce (Citrus × sinensis) per le spine più lunghe all'ascella delle foglie, per il colore più scuro delle foglie, per il caratteristico picciolo alato, per un profumo più intenso delle foglie e dei fiori, per la buccia più colorata e più ruvida del frutto, ma soprattutto per il particolare gusto amaro della polpa.
Storia
Gli Arabi lo coltivavano fin dal secolo nono e nei primi anni del secondo millennio lo importarono in Sicilia.
Il nome melàngolo è di origine genovese ed è un riutilizzo di un nome precedentemente utilizzato per indicare il pero corvino (Amelanchier ovalis). A Genova era fiorente la sua coltivazione già in epoca rinascimentale per la produzione di canditi[senza fonte]. Il nome cetrangolo e la sua variante sonorizzata cedrangolo sono invece d'origine meridionale.
Usi
Oggi l'arancio amaro viene coltivato assieme a tutti gli altri agrumi, per i quali costituisce il migliore portainnesto. I frutti si trovano raramente sul mercato in quanto sono prevalentemente consumati dall'industria alimentare e farmaceutica. Il frutto intero può essere utilizzato per preparare marmellate e frutta candita, la buccia viene impiegata in liquoreria (curaçao, amari). L'industria farmaceutica utilizza soprattutto la buccia per la preparazione di vari digestivi e tonici.
L'olio essenziale dell'arancia amara è un liquido etereo giallo paglierino o arancio, ottenuto dalla scorza. Come tutti gli oli essenziali presenta un gusto amaro, è parzialmente solubile in alcol a 96° poiché è prevalentemente costituito da limonene e, a differenza dell'olio essenziale di arancia dolce, contiene linalolo e acetato di linalile. Favorisce l'appetito e la digestione. Contiene bergaptene e altre furocumarine.
Nell'aromaterapia può svolgere la funzione di rilassante o di rinfrescante a seconda della miscelazione con altri oli. Tonifica l'apparato digerente, il sistema nervoso ed è ritenuto antidepressivo e indicato per l'insonnia e l'esaurimento nervoso.[4] Possiede proprietà antisettiche, viene consigliato nella cura dell'acne e della forfora.
- L'essenza di zagara o neroli è un prodotto ottenuto dai fiori. Viene usata in profumeria.
- Il petitgrain è ottenuto dalla distillazione delle foglie e dei piccoli rami dell'arancio amaro.
Coltivazione
L'arancio amaro è più robusto di quello dolce, per cui viene usato come portainnesto per tutte le nuove varietà di agrumi, e spesso anche per l'ibridazione delle varietà già note. Occorre ricordare che la pianta franco di piede è probabilmente la più resistente al freddo tra tutti gli agrumi, sopportando temperature fino a -15°C.
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